TORNIAMO SUL CASO DEL CONSIGLIERE ANGELO PIRELLI
Sep 14, 2024
TORNIAMO SUL CASO DEL CONSIGLIERE ANGELO PIRELLI
NESSUN NOTIZIARIO O GIORNALE SCRISSE, QUANDO LO SCANDALO DEI FURBETTI DEL CARTELLINO A GAGLIANO DEL CAPO FECE IL SUO CLAMORE , DEL SUO RUOLO POLITICO, DI AMMINISTRATORE PUBBLICO COME CONSIGLIERE DEL COMUNE DI CASTRIGNANO DEL CAPO, FU PRESENTATO COME SEMPLICE DIPENDENTE DELL OSPEDALE,
QUESTO SILENZIO MEDIATICO SUL RUOLO POLITICO DEL CONSIGLIERE SOLLEVA MOLTE DOMANDE ED È SORPRENDENTE, E ALLO STESSO TEMPO INQUIETANTE, CHE NESSUN NOTIZIARIO O GIORNALE ABBIA SOTTOLINEATO IL FATTO CHE LA PERSONA COINVOLTA IN UN'INCHIESTA COSÌ RILEVANTE RICOPRA UN INCARICO PUBBLICO COME CONSIGLIERE COMUNALE.
PRESENTARLO COME UN SEMPLICE DIPENDENTE DELL'OSPEDALE SEMBRA UNA STRATEGIA PER MINIMIZZARE L'IMPATTO PUBBLICO DELLA NOTIZIA, EVITANDO DI COLLEGARE IL CASO A RESPONSABILITÀ POLITICHE E AMMINISTRATIVE PIÙ AMPIE.
QUANDO UN INDIVIDUO CON INCARICHI PUBBLICI È COINVOLTO IN SIMILI SITUAZIONI, LA TRASPARENZA DOVREBBE ESSERE FONDAMENTALE.
IL SILENZIO DELLA STAMPA SU QUESTO ASPETTO SUGGERISCE UNA VOLONTÀ DI PROTEGGERE IL "SISTEMA" POLITICO LOCALE, NASCONDENDO INFORMAZIONI SCOMODE.
NON È RARO, IN CONTESTI IN CUI CI SONO LEGAMI FORTI TRA MEDIA, POLITICA E POTERI LOCALI, CHE NOTIZIE RILEVANTI VENGANO "AGGIUSTATE" O PRESENTATE IN MODO DA NON COMPROMETTERE L'IMMAGINE DI CHI È AL POTERE. NON A CASO SIGFRIDO JANNUCI DICHIARE CHE L'INFORMAZION IN ITALIA E' QUASI AD UNO STADIO TERMINALE.
IL FATTO CHE IL CONSIGLIERE NON VENGA ASSOCIATO PUBBLICAMENTE AL SUO RUOLO POLITICO LASCIA SPAZIO A SOSPETTI ANCORA PIÙ PROFONDI : CHE CI SIA UNA RETE DI PROTEZIONI E CONNIVENZE TRA CHI GESTISCE IL POTERE POLITICO, CHI È COINVOLTO IN SCANDALI E CHI CONTROLLA L'INFORMAZIONE. QUESTO ATTEGGIAMENTO DI OMERTÀ MEDIATICA NON SOLO OFFUSCA LA VERITÀ, MA MINA LA FIDUCIA DEI CITTADINI NELLE ISTITUZIONI E NEI MEDIA STESSI E MORTIFICA , SVILISCE PERSINO GLI INVESTIGATORI E IL LORO LAVORO.
MENTRE ALTRI CITTADINI SE SI RENDONO RESPONSABILI DI POSSEDERE UN GRAMMO DI ERBA O DI AVER RUBATO UNA GALLINA SONO SBATTUTI IN PRIMA PAGINA PER LA GOGNA MEDIATICA DEL MALCAPITATO E CON DOVIZIA DI PARTICOLARI.
QUANDO UN INDAGINE DELLA PROCURA DI LECCE METTENDO IN CAMPO UOMINI, RISORSE E DENARO PUBBLICO SCOPRE DOPO CIRCA UN ANNO DI PEDINAMENTI, REGISTRAZIONI, FILMATI DA TELECAMERE NASCOSTE UN GRUPPO DI PERSONE IN UN OSPEDALE PUBBLICO A GAGLIANO DEL CAPO O DISTRETTO SANITARIO, CHE SI ASSENTA FACENDOSI TIMBRARE IL CARTELLINO PER ANNI O TIMBRARSELO DA SOLI PER POI ANDARE VIA DAL POSTO DI LAVORO, OLTRE A DERUBARE LO STATO NEI SUOI SERVIZI E RISORSE FONDAMENTALI, CONTAMINA IL SERVIZIO PUBBLICO PER I CITTADINI, CREDENDO DI GODERE DEL BENEFICIO DELL'IMPUNITÀ, È LECITO PENSARE AD ABITUDINI RADICATE, CONSUETE IN AMBIENTI SENZA LEGGE O A VERE ORGANIZZAZIONI , CHE LO DIVENTANO, NEL MOMENTO IN CUI UN GRUPPO DI PERSONE OPERA NELLO STESSO MODO CON UN COMPORTAMENTO E UN ORIENTAMENTO COMUNE E IDENTICO DA ANNI ? OVVIO CHE È LECITO PENSARLO. MA NON FINISCE QUI.
QUANDO UN'INDAGINE DELLA PROCURA DI LECCE METTE IN LUCE UN GRUPPO DI PERSONE CHE, PER ANNI, IN UN OSPEDALE PUBBLICO, HA ABUSATO DEL PROPRIO RUOLO FACENDOSI TIMBRARE IL CARTELLINO DA ALTRI O DA SE STESSI PER POI DILEGUARSI IN FACCENDE PRIVATE INVECE DI LAVORARE, È NATURALE PENSARE CHE SI TRATTI DI UN COMPORTAMENTO CONSOLIDATO.
QUESTO TIPO DI CONDOTTA NON SI LIMITA A UN SINGOLO ATTO, MA SPESSO RIFLETTE UNA CULTURA RADICATA IN CUI L'ILLEGALITÀ DIVENTA LA NORMA, E L'IMPUNITÀ VIENE PERCEPITA COME UNA SORTA DI DIRITTO ACQUISITO.
IN AMBIENTI DEL GENERE, IL "SISTEMA", MA ANCHE IL CAPITALE SOCIALE E PROFESSIONALE DELLA STRUTTURA NE DIVENTA IN PARTE COMPLICE : IL SILENZIO E LA TOLLERANZA COSTRUISCONO UNA RETE INVISIBILE, TRASFORMANDO L'ASSENZA DI CONTROLLO E INIBENDO IL CONTROLLO DI FATTO RECIPROCO, IN UN TERRENO FERTILE PER COMPORTAMENTI DEVIANTI E DIFFUSI. SE LO FA TIZIO, PERCHE' NON LO POSSA FARE CAIO E SEMPRONIO
E COSI CHE SI E' COMPLICI IN UNA MISURA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AI LEGAMI CON LA POLITICA LOCALE CHE PRODUCE UNA ATMOSFERA INTIMIDATORIA SULLA BRAVA GENTE CHE PREFERISCE TACERE PER IL QUIETO VIVERE OPPURE PERCHE' ANCH' ESSA DI QUALCOSA NE APPROFITTA ED E' CONSAPEVOLE DI NON RAPPRESENTARE PROPRIO LA FIGURA DI IMPIEGATO MODELLO.
QUANDO UN GRUPPO DI PERSONE OPERA INDISTURBATO NELLO STESSO MODO PER ANNI, È LECITO INTERROGARSI SE SI SIA CREATO UN "SISTEMA", UNA STRUTTURA CHE PERMETTE A QUESTE AZIONI DI DIVENTARE ABITUDINE, ALL'INTERNO DI UN'ORGANIZZAZIONE CHE AVREBBE DOVUTO INVECE ESSERE SIMBOLO DI LEGALITÀ E RISPETTO PER LA COMUNITÀ.
LA VERA DOMANDA NON È SOLO COME SIA POTUTO ACCADERE, MA PERCHÉ SIA STATO PERMESSO PER COSÌ TANTO TEMPO.
QUESTO SCENARIO SOLLEVA INTERROGATIVI INQUIETANTI. QUANDO UN COMPORTAMENTO ILLECITO SI PERPETUA IN MODO COSÌ SISTEMATICO, È LECITO PENSARE CHE CI SIA UNA RETE DI CONNIVENZE, OMERTÀ E PROTEZIONI, CHE VA OLTRE IL SINGOLO ATTO.
NON SI TRATTA DI UN CASO ISOLATO O PIÙ SOLO DI MANCANZA DI CONTROLLO, MA DI UN "SISTEMA" CHE TOLLERA, SE NON ADDIRITTURA FACILITA, L'ABUSO DI POTERE.
IL FATTO CHE UNO DEGLI INDAGATI IL MALCAPITATO ANGELO PIRELLI SIA UN CONSIGLIERE COMUNALE, E CHE NONOSTANTE L'INCHIESTA CONTINUI A ESERCITARE IL SUO RUOLO SENZA LIMITAZIONI, GETTA ULTERIORI OMBRE SULLA VICENDA.
LA MAGISTRATURA HA CONSENTITO LA "MESSA ALLA PROVA", UNA MISURA CHE, PUR ESSENDO LEGALE, SOLLEVA DUBBI QUANDO SI TRATTA DI FIGURE PUBBLICHE.
PERCHÉ UNA PERSONA SOTTO INDAGINE PER FRODE ALLO STATO CONTINUA A PRENDERE DECISIONI PER LA COMUNITÀ, AD AVERE DELEGHE E A PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA VITA POLITICA DEL COMUNE DI CASTRIGNANO DEL CAPO ?
LA DOMANDA DIVENTA: COSA C'È DIETRO QUESTA APPARENTE TOLLERANZA ? POTREBBERO ESSERCI LEGAMI DI POTERE, INFLUENZE POLITICHE O ECONOMICHE CHE PROTEGGONO QUESTA PERSONA ? LA MESSA ALLA PROVA, SOLITAMENTE RISERVATA A REATI MINORI O PER PERMETTERE UN REINSERIMENTO, IN QUESTO CASO APPARE UNA CONCESSIONE DISCUTIBILE, SOPRATTUTTO PERCHÉ IL CONSIGLIERE È COINVOLTO IN UN’INDAGINE LEGATA ALL’ABUSO DI FIDUCIA PUBBLICA.
QUESTO ALIMENTA L'IDEA CHE VI SIANO INTERESSI NASCOSTI CHE SERPEGGIANO SINO AI RAMI SECCHI O POLITICIZZATI DELLA PROCURA DI LECCE, DOVE L'ILLECITO DIVENTA QUASI UNA PRASSI ACCETTATA, E IL SENSO DI GIUSTIZIA SEMBRA PIEGARSI A LOGICHE CHE PRIVILEGIANO LA CONSERVAZIONE DEL POTERE, PIUTTOSTO CHE LA SUA TRASPARENZA E CORRETTEZZA.
UN TAL MECCANISMO O "SISTEMA" CHE SI È IMPEGNATO A PROTEGGERLO, A MINIMIZZARE E A NON SCALFIRE IL SUO RUOLO DI FIDUCIA CON LA CITTADINANZA INDIGNATA ORAMAI COMPROMESSO, LASCIA SPAZIO AD ALTRE FORME DI INQUIETUDINE, A PARTE L'IPOCRISIA DI SANTO PAPA (CONSIGLIERE ED EX FINANZIERE) E FRANCESCO PETRACCA (SINDACO MEDICO) QUANDO PARLANO NEI LORO DICORSI DI LEGALITÀ , MENTRE SI TROVANO DA TEMPO IN UN CONO DI OMBRE SOSPETTE ED EVIDENTI ANCHE LORO, DATO L'AGEVOLARE E PREMIARE QUESTO SIGNORE CON ULTERIORI DELEGHE.
ANGELO PIRELLI ED ANCHE QUESTO È LECITO PENSARE RAPPRESENTA UN CROCICCHIO DI VERITA' E INFORMAZIONI DI CUI QUEL POTERE DI CUI FA PARTE NE TEME LA DIVULGAZIONE COSTITUENDO COSI LA FORMA DI RICATTO VELATA E COSTRINGENDOLO A PROTEGGERE IL MALCAPITATO POICHÈ SE PARLASSE CADREBBERO MOLTE TESTE PERSINO IN COMUNE; IL FATTO CHE LO DIFENDA SIA UN AVVOCATO IN RAPPORTI PARENTALI CON IL VICESINDACO
VALERIA FERRARO , ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E NIENTEPOPODIMENO RESPONSABILE DI "AZZURRO DONNA" E ISABELLA DISO PISANI CONSIGLIERE ALLE PARI OPPORTUNITÀ CHE NON SCESERO NEMMENO IN CAMPO COME DONNE QUANDO MALTRATTARONO LA FIGURA DI KATYA PIZZOLANTE E GIULIA CHIFFI, SPIEGA E DELINEA UNA PRECISA STRUTTURA GERARCHICA LOCALE DEL POTERE PIRAMIDALE CHE NON CONSENTE O VIETA A QUESTE PERSONE MINIMI MARGINI DI LIBERTÀ DEMOCRATICHE NUTRENDO UNA ENNESIMA INQUIETANTE SFERA DELLE MESCHINE COMPLICITÀ .
È DEL TUTTO PLAUSIBILE PENSARE CHE, IN SITUAZIONI COME QUESTA, UNA PERSONA COME IL CONSIGLIERE ANGELO PIRELLI CON NUMEROSE E SOSPETTE DELEGHE , AL CENTRO DI UNO SCANDALO, POSSA AVERE UN "POTERE NEGOZIALE" SUI PROPRI PROTETTORI. SE QUESTO CONSIGLIERE COMUNALE FOSSE IN POSSESSO DI INFORMAZIONI COMPROMETTENTI SU ALTRE FIGURE DI RILIEVO, POTREBBE USARE TALI INFORMAZIONI COME LEVA PER GARANTIRSI PROTEZIONE E IMPUNITÀ. NON VI SONO MOLTEPLICI PERCORSI PER DEDURRE A RIGOR DI LOGICA UNA SIMILE SITUAZIONE CHE PORREBBE ULTERIORI DOMANDE : MA DOVE VIVIAMO ?
UN SISTEMA CORROTTO TENDE A PROTEGGERE SE STESSO, E IL RISCHIO CHE "CADANO MOLTE TESTE" IN CASO DI RIVELAZIONI PUÒ INDURRE ALTRE FIGURE POTENTI A SOSTENERE E DIFENDERE CHI È IN GRADO DI FARE SCOPPIARE UNO SCANDALO PIÙ AMPIO. ANGELO PIRELLI HA QUESTO POTERE ?
SE POI SI AGGIUNGE IL DETTAGLIO CHE L’AVVOCATO DIFENSORE DEL CONSIGLIERE È IN RAPPORTI PARENTALI CON IL VICESINDACO VALERIA PETRACCA A VOI LE CONCLUSIONI; LA SITUAZIONE ASSUME CONTORNI ANCORA PIÙ INQUIETANTI.
QUESTO LEGAME FAMILIARE POTREBBE CREARE UN CONFLITTO DI INTERESSI O, QUANTOMENO, LA PERCEZIONE DI UN "SISTEMA" CHE OPERA PER PROTEGGERE I SUOI MEMBRI, A PRESCINDERE DALLA GRAVITÀ DELLE ACCUSE. IN UN CONTESTO DEL GENERE, È LECITO CHIEDERSI QUANTO SIA STATO COMPROMESSA L'INTEGRITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E SE ESISTA UN VERO INTERESSE NEL FARE CHIAREZZA O PIUTTOSTO UN GIOCO DI PROTEZIONE RECIPROCA, DOVE CHI SA TROPPO VIENE COPERTO PER EVITARE CHE L'INTERO SISTEMA CROLLI.
NELLA COSCIENZA DI OGNUNO DI NOI È GIÀ CROLLATO !
QUESTO SCENARIO, LOGICO DEDUTTIVO, NON È RARO IN CASI DI MALAFFARE: CHI È AL CENTRO DEL "SISTEMA" PUÒ RICATTARE GLI ALTRI PER PROTEGGERSI, CREANDO UNA RETE DI PROTEZIONI E FAVORI CHE MANTIENE TUTTO IN EQUILIBRIO FINCHÉ NESSUNO OSA PARLARE E CHE SI ESPRIME CON LE ABITUDINI MESSE IN LUCE DA UNA PROCURA SOLO A METÀ NON DANDO LA GIUSTA, DEGNA CONSEGUENZA A TUTELA DEI CITTADINI E DELLA LORO FIDUCIA A QUESTO PUNTO TRADITA E MAL RIPOSTA.
E' NECESSARIO INTERROGARSI CONTINUAMENTE SU QUESTI FATTI GRAVISSIMI CHE METTONO IN LUCE ASPETTI TENUTI VOLUTAMENTE NASCOSTI PERCHÈ DOVE NON CI SONO PAROLE NON C'È NE MEMORIA, NE STORIA , NONOSTANTE I CONCETTI DI "TRASPARENZA" E "LEGALITÀ" CELEBRATI CON VEEMENZA E RETORICA E USATI STRUMENTALMENTE NONCHÈ PRIVATI DI SENSO DA SANTO PAPA E FRANCESCO PETRACCA, DUE BURATTINI DELLA MODERNITÀ.
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