BLACKOUT

Aug 07, 2024

BLACKOUT

Saro noioso, petulante e irrimediabilmente non breve, sicuro di divertire qualcuno e "offendere" qualcun altro.

ARCHITETTURE COMPLESSE IN POLITICA .

INCONTRO PUBBLICO CON I RELATORI GIULIA CHIFFI, KATYA PIZZOLANTE, ROBERTO CALABRESE .

Iniziando dal macroscopico solo per proporre il concetto di architetture complesse dove quel che appare non evidenzia la realtà delle cose, il come si muovono realmente.
All’epoca del governo Prodi, l’Italia era la quarta potenza economica del mondo. Poi l’entrata nell’Unione Europea fece perdere al nostro Paese la propria indipendenza, anche se non la abbiamo mai avuta : dal dopo guerra e i trattati imposti siamo una repubblica a sovranità limitata, tanto che ormai è vittima di un sistema che è difficile da scardinare.
Come ha detto Fabio Duranti ricordando le dichiarazione di D’Alema che ha contribuito e si è adattato a questo sistema con Prodi su RadioRadio, “se dalla Commissione europea, arriva l’obbligo di passare a un mercato privato per l’energia, lo Stato invece di incrementare le maggiori tutele per i cittadini, le fa finire perché prende ordini da lei”.

Non sono nessuno e tale voglio rimanere e non ho ne suggeritori, ne altro...osservo semplicemente; ho avuto questa sera, vi ringrazio, la conferma della maggior parte delle mie tesi sostenute...e solo osservando la realtà che si manifesta, ragionando sul linguaggio, le delibere, le relazioni, osservando frequentazioni e comportamenti...
Oggi le figure politiche e istituzionali che da tempo indico come deleterie per la Comunità in ricostruzione di Castrignano del Capo, spiegandone da sempre i profili, sono evidenziate in misura diversa e forse solo forse alcune inconsapevoli dei danni causati : Santo Papa, Mina De Maria, Luigi Rizzo, Francesco Petracca, Isabella Diso Pisani e Valeria Ferraro tutti in conflitto di interesse come stasera è ancora emerso, ma con timidezza.

Tutto mi ricorda e riconduce agli anni 2003 - 2012 ove io e mia moglie , spinti dalle inverosimili difficoltà di creare impresa e conquistarci uno spazio operativo legittimo senza dover compiacere nessuno, sottolineavamo con coraggio e indipendenza assoluta, trame, relazioni e vergogne non avendo alcun interesse, sottolineando con una enorme sforzo di ricerca, quantità di documenti , scritti ed esposti le stesse identiche e vergognose problematiche emerse questa sera con Giulia Chiffi, Katya Pizzolante e Roberto Calabrese e che in quegli anni non ho mai visto in prima fila nemmeno allo sgombero dei Colaci che per me rimane emblematico di come qui la comunità non esiste e risulta suggerita dalle male lingue, dunque bisogna ricostruirla e forse sarà impossibile dato i problemi sociali radicati.

Vi siete mai chiesti del perché chi fa "politica" o è un impiegato statale o è un benestante ? Questi si comportano ed esprimono come coloro che hanno avuto la fortuna di accedere alla cultura, anche se non risulta ne abbiano fatto sempre buon uso, ma contemporaneamente limitano l'accesso e la fruizione agli altri, non creano le condizioni per facilitare un maggior accesso ad essa attraverso la biblioteca e l'informazione pubblica e soprattutto ostacolando l'assessore alla cultura Giulia Chiffi che certo ha delle carenze e un cognome sospetto, ma è perfettibile si spera. Solo questo ritiro della delega alla cultura ha una enorme gravità sul piano sociale e politico.

Ascoltandovi ho avuto l'amara impressione che il tempo si è fermato e che le forze in campo conservatrici sono sempre quelle che Roberto Calabrese identifica nei termini eufemistici in "dilettantismo politico" oltre a non volere o non capire che bisogna cambiare pagina per allargare il più possibile le possibilità in termini di equità, in fondo i nemici con il manto di pecora sono lupi affamati che vogliono tutto per se. E non sarà facile mettere in discussione il proprio tenore di vita per gli altri e nelle lotte politiche se non in un dominio di garanzie ben precise che gli oratori di questa sera posseggono. Altri sarebbero stati isolati e distrutti. Qui le forme di violenza sono sottili e invisibili altro che pari opportunità...

Quel tempo fermatosi dicevo è tutto scritto in un corposo spessore di memorie, lavori, articoli e documentazione su temi triti e ritriti ancora vivi e inguaribili come il canale S. Vincenzo, il depuratore consortile, gli olii residui o esausti del comparto della pesca , il degrado del porto vecchio, il carroponte, le strutture per i pescatori, il porto turistico, la biblioteca nuova ma disastrata e qui sono d'accordo con Giulia Ghiffi nel ritenerla fucina imprescindibile per una comunità che vuole crescere, in quella Universitaria di Trento ci ho lavorato due anni intensissimi e lo posso dire, sul turismo la prima ricerca, di fatto gratuita, con 400 questionari nel 2005 esposta e presentata al Terminal ,voluta dimenticare e non valorizzare ove i problemi urgenti ed emersi erano,incredibile, gli stessi di oggi, avevamo i questionari anonimi, alcuni voluti forzatamente firmare dai turisti indignati, e tutto questo nella ricerca della bellezza che ogni uomo o donna percorre nella vita. A dir poco violente diseguaglianze sociali nel momento in cui si chiedeva solo la valorizzazione.

Ho bruciato tutto dopo la mia separazione, è rimasto solo il documento integro finale con i grafici prodotti che attendono ancora la valorizzazione e l'inserimento nell' inventario della biblioteca ove in altri contesti i miei lavori sono stati meglio valorizzati ; voi siete stati allontanati e vi è andata bene a me personalmente e ad altri, hanno contribuito e rovinare la famiglia e non lo potrò mai dimenticare. E sono proprio loro quelli che anche voi indicate, Francesco Petracca e le sue ramificazioni in prima fila.

Qui l'azione politica si riflette sulla sfera privata.

In definitiva avete assaporato la Violenza di cui sono capaci pur di favorire loro stessi, Caio, Tizio e Sempronio. E scusatemi tanto ma questa non è politica per il bene comune come Giulia Chiffi ricorda, ma solo una abilità di mantenere e alimentare interessi personalistici. lo avete accennato egregiamente parlando di chioschi comunali evitando di fare i nomi che conosciamo.

Giulia Chiffi, Katya Pizzolante, Roberto Calabrese che "svegliandosi" ora risultano vittime di architetture della politica dei compromessi e degli interessi di parte emergenti, ops, non emergenti, sono sempre quelli e solo ora, tardivamente, costretti ne reclamano giustamente le ferite, legittimamente ne danno un riscontro pubblico e una giustificazione quando potevano benissimo immaginare a cosa sarebbero andati incontro ascoltando meglio le persone, studiando solo i cognomi e le relazioni di potere.

Li capisco, il desiderio di pubblico riconoscimento, partendo dalla famiglia di origine, che senza il necessario bilanciamento o equilibrio può farti persino apparire quello che non sei , ancor peggio, crederci. E' qualcosa che esige la fallibile natura umana e questo vale ancora di più per Santo Papa e Francesco Petracca; vi assicuro che vivere senza è doloroso, anche se tempra gli acciai piu teneri. In fondo questi uomini non mi sembrano saggi e ci sarebbe molto da dire.

Mi dispiace che molte delle dichiarazioni sono puntuali, ma anche generiche mancano di dettagli concreti che possano sostenere le accuse o le critiche. Ma sicuramente mi sbaglio. Questo indebolisce la credibilità del discorso per chi non ha altri elementi. Già gli altri lementi. La distinzione tra il ruolo istituzionale e personale è spesso sfumata. Katya Pizzolante dovrebbe chiarire meglio come ha mantenuto questa separazione per evitare sospetti di conflitto di interesse. Lei era assessore al Commercio e moglie di Fabio, nostro amico, membro di ASSCOM, associazione commercianti, ma non vi fate impressionare, sono associazioni mediocri quasi inesistenti pubblicamente.

L'invito al sindaco per un confronto pubblico potrebbe essere visto come una mossa populista piuttosto che un vero tentativo di risolvere i problemi. Sarebbe più costruttivo proporre soluzioni concrete o meccanismi di dialogo istituzionali. Questo dimostra che si è vincolati al vecchio paradigma, quello che si vede nella farsa della campagna elettorale ovvero di invitare il concorrente a rispondere, ma sempre senza contraddittorio hic et nunc.

Il discorso presenta varie criticità e contraddizioni che ne minano la coerenza e l'efficacia. Katya Pizzolante di cui riconosco il coraggio e la determinazione, quasi la stoffa del leader, avrebbe dovuto fornire dettagli concreti, chiarire le ambiguità e proporre soluzioni specifiche ai problemi menzionati. Inoltre, evitare generalizzazioni e offrire prove a supporto delle accuse aiuterebbe a rendere il discorso più credibile e persuasivo. E' un vecchio modello quello di dire e non dire, profondamente ambiguo.

Katya Pizzolante ex assessore al Commercio : "Un ruolo di responsabilità verso il mio Paese e verso i miei concittadini. Più avanti, accenna a tentativi di tagliare i fondi da parte di membri della maggioranza e nega il conflitto di interesse con il suo lavoro e quello del marito, ma non fornisce dettagli concreti per supportare la sua posizione, lasciando spazio a dubbi.
Katya Pizzolante : "Portare avanti il programma elettorale... è forse utopia pensare di portare a termine in cinque anni l'intero programma. Ma sebbene riconosca che completare l'intero programma elettorale in cinque anni sia utopico, usa lo stesso programma come misura del successo, creando aspettative irrealistiche. Mi è sfuggito qualcosa ?

Una profonda contraddizione va enunciata : Katya Pizzolante aveva la delega sulle pari opportunità, e mi sembra fuori luogo parlare di violenza alle donne e non ricordare quella sugli uomini se di pari opportunità bisogna parlare. Discorso lungo.
Oggi pur avendo le loro ragioni e le ragioni di una controparte vi sono sempre anche ricche di contraddizioni nell'esprimerle, non è un fatto straordinario, solo che l'azione risulta tardiva perlomeno nella comunicazione pubblica, dato il silenzio in tutti questi mesi, un esempio : se lo streaming dei Consigli Comunali accettato inizialmente e poi ostacolato lo si doveva comunicare come fanno molti consiglieri di maggioranza e minoranza, se non scendere in piazza e informare i cittadini anche indirettamente, almeno usare le sedi istituzionali o state sostenendo, ancor più grave, che eravate privati di libertà ? Sembra inoltre che nella comunicazione che andrebbe di pari passo con la trasparenza avete timore di utilizzare le nuove tecnologie in questa rivoluzione digitale, cosa aspettate ?

Non mi dilungo sul discorso di Roberto Calabrese, molto triste il suo non essere adeguatamente valorizzato per le ottime progressiste idee da pelle d'oca nell'interessi del territorio e le sfide del futuro, anche lui ferito ha elencato le sue idee e il suo operato , giustamente come utile, certo, sicuramente convincente e condivisibile, ma....questo a riprova che in politica non bastano le idee utili, illuminanti, ottime e persino realizzabili nell'interesse della Comunità di Castrignano tutta da ricostruire , ma ci vuole la volontà politica che è mancata , mentre altri l'hanno avuta e non perché sono migliori, ma perché hanno legami, relazioni e interessi allargati più forti. Si è visto come Tommaso Ricchiuto a stravolto il paese con il Porto Turistico ? ...e con le "mazzette".
Per rivoltare il paradigma politico e le vecchie abitudini che ancora resistono e di cui in parte siete il riflesso serve resistenza, tenacia e continuità di intenti e su questo sono d'accordo, serve intelligenza e strategia, è un lento cambiamento culturale a cui i giovani devono prepararsi per non fare gli stessi errori. Ma soprattutto far diventare la comunicazione e tutto quello che scaturisce la questione principale e qui bisogna iniziare, ahimè, da zero.

Solo un esempio tra i tanti. Quando parlo di trasparenza e comunicazione pubblica, che sarebbe un obbligo politico e istituzionale voglio dire proprio questo. Spiattellare tardivamente, solo adesso,questi problemi va benissimo ,ma è anche alquanto sospetto , facevate parte della giunta e sembra da diversi mesi, se non sin dall'inizio, la squadra sbandierata non esisteva realmente. Le persone purtroppo percepiscono solo il dissenso pronunciato ora e lo giustifica solo per la ferita recatevi e poco altro.

Forse parlare dei Vostri progetti ostacolati a parte l ambiente ostile che si è creato, ad una popolazione che non li ha mai conosciuti e in cosi poco tempo questa sera e dunque di fatto impreparata a metabolizzarli compiutamente mi fa ritornare alla comunicazione mancata, il fatto denunciato stasera che il Sindaco Francesco Petracca vi suggeriva ponendovi sul suo stesso livello di criminale o mafioso (fate Voi) e vi costringeva a non lasciare niente di scritto , mi da la conferma di un modus operandi che abbraccia le amministrazioni sospette, ben venga il Commissario Prefettizio, se non altro per rispettare la tradizione radicatasi nel Comune.

E' stato sicuramente utile il vostro chiarimento, ma nel panorama che ho descritto molte volte da tempo senza arrogarmi nulla e senza alcuna presunzione di infallibilità, non aggiunge nulla sino a quando non si trasformi in azione politica che defenestri questi personaggi senza vergogna e per sempre dallo scenario politico di Castrignano del Capo e ricostituisca una politica per un turismo sostenibile. Si valuteranno comunque possibili conversioni e pentimenti.

La politica non è sentimentalismo e baciarvi cosi affettuosamente e molto bello, ma non si dovrebbe fare, lo avrei evitato, al di là del Vostro rapporto di amicizia. Ovvio che nelle imprese non ci si può riuscire da soli e che il discorso di Miss Giulia Chiffi che è convinta di essere una principessa, in realtà è sembrato un po quello della tipica persona che ha ceduto a molte lusinghe per quella necessità di compiacere "se no me stizzo" o essere riconosciuta socialmente, credo invece che ha una sostanziale crisi di identità e stia cercando un equilibrio che prima o poi troverà, ma non con le responsabilità che le hanno attribuito, non è all'altezza nelle condizioni ostantive in cui si è trovata, se non fra qualche tempo.

Come si può, senza spiegare, dire dopo aver parlato del Festival della Filosofia di "peggiori sofisti" , cosa significa ???!!!
I sofisti erano considerati maestri di virtù che si facevano pagare per i propri insegnamenti ed erano uomini di cultura non credo che in giunta ve ne siano .
Come si può ingenuamente pensare che la diffusione capillare di una notizia di un evento sui mass-media ne decreti automaticamente il successo , è ingenuo crederlo.
Come si può credere alla chiesa cattolica con la sua Teologia, Teleologia e verità rivelata possa garantire il prossimo Festival della Filosofia senza condizionarlo; per definizione la filosofia ha serie necessità di essere e rimanere libero pensiero. Tutto ciò pone seri dubbi. Giulia Chiffi sembra talvolta che parli al padre e non ad una figura istituzionale quale il sindaco. Ti sei un po tradita dicendo che hai fatto tutto per Petracca solo dopo ricordi i cittadini.
Sui favoritismi alla Isabella Diso Pisani e i conflitti di interesse di cui gode con il marito "Chiosco ed Escursioni" Giovanni Colaci, lei aveva un fondo di 70000 euro per gli spettacoli mentre il tuo per la cultura era di pochi spiccioli , la Cultura è inutile invece lo spettacolo arricchisce gli esercenti, questo dimostra la pessima sensibilità di un Sindaco rimasto un po' bimbo nelle espressioni istituzionali e politiche.

Il discorso finale di Giulia Chiffi è parso molto più interessante e politico, la parte migliore : I riferimenti alle maschere del Colonnello della Guardia di Finanza che si firma impropriamente Generale Santo Papa e proprio lui non dovrebbe temere un alto funzionario dello Stato nella figura del paventato Commissario Prefettizio, necessario richiamare nel Comune di Castrignano del Capo per riorganizzare il comune e farli risparmiare non pochi Euro, come anche Katya Pizzolante aveva accennato.

Concludo per completare il quadro con un aneddoto, una curiosità , una temperatura misurata dell'ambiente di ieri sera in Piazza San Michele : sedutomi accanto a Santo Papa in presenza di altri amici ,scambiando due chiacchiere nei pressi del Bar Centrale mentre gli esponevo le mie impressioni sulle ramificazioni con il "vecchio" della attuale Giunta con nomi e cognomi; mi disse di non fare il nome dei Ferraro, figlia e padre poiché questi era seduto ad " un chilometro di distanza " gli facevano notare uno dei presenti e lui esternava la paura il timore che qualcuno vicino sentisse e andasse a riferire, capito l'ambiente ?

Poi l'arrivo di una persona cosi falsa da far paura, Michele Vallo di professione il compiacente che non ci ha salutato, un chiaro segno di timidezza, imbarazzo o semplicemente dimostrare a Santo Papa che non ci conosce dato che siamo untori e plebei al contempo, ha preferito mettersi i paraocchi e stringere la mano a Santo Papa per poi dileguarsi lentamente, in altre circostanze e in assenza dei suoi beniamini quando si sente "in missione per conto delle sue divinità ferrariane" si avvicina quatto quatto per capire come la penso, stiamo parlando di colui che ad Antonio Ferraro e per le sue umane debolezze ha dovuto condividere qualcosa di caro e pagare un prezzo per essere il riferimento Leucano Gnam Gnam di questo personaggio e allievo di Hegel nei suoi sogni onirici per impressionare noi ignoranti.
A buoni intenditori poche parole, il loro lavorare è direttamente proporzionale al comportamento servile che li contraddistingue, sono dei libri aperti a chi sa osservare oltre che vigliacchi di professione.

Sulla responsabilità degli accadimenti è chiaro che non è la Vostra anzi è lampante