LA PRESUNZIONE DEL SINDACO ILLEGITTIMO FRANCESCO PETRACCA.

Jul 28, 2024

LA PRESUNZIONE DEL SINDACO ILLEGITTIMO FRANCESCO PETRACCA DI FORNIRE ,PROPRIO LUI , QUALSIASI GIUSTIFICAZIONE LUNEDI IN CONSIGLIO STRAORDINARIO E' RIDICOLA.

IO NESSUNO 24 ORE PRIMA DEL CONSIGLIO STRAORDINARIO VI ACCUSO E VI INDICO COME RESPONSABILI, POTETE FARE LE VOSTRE GOFFE E ASTUTE MOSSE DI SEMPRE, LEVARE LE DELEGHE O MENO, COSTRINGERE ALLA FUGA GLI ASSESSORI O MENO, MA PER ME I VOSTRI GIOCHI DI SEMPRE A DANNO DI TUTTI SONO EVIDENTI. E SONO ANCORA PIU’ EVIDENTI DA UNA MINORANZA OMERTOSA. LA NATURA DEI VOSTRI VERI INTERESSI E VARIEGATA SU UNA LOCALITA TURISTICA CHE VIVE SOLO D'ESTATE E CHE MAI HA ESPRESSO UNA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, MA NOTORIAMENTE CONFLITTUALE, COMPROMESSA E VIOLENTA....AFFINCHE NON SI SAPPIA LA VERITA’.

Non sarà, ne mio merito, ne mia colpa se questa situazione sotto descritta evidenzia una serie di problemi strutturali e culturali che rendono difficile il cambiamento in una comunità locale come quella di Castrignano del Capo. Manca persino il primo passo svincolato dalle logiche e dai malsani compromessi in equilibrio da sempre. In contesti dove la popolazione ,in realtà, è notoriamente diffidente, riservata e omertosa, dove le amministrazioni locali non promuovono la trasparenza, si creano delle dinamiche stagnanti che ostacolano qualsiasi “progresso” significativo. La mia vuole essere una riflessione articolata e da diffondere, su questa situazione e nulla più. Saró talvolta ripetitivo e forse un tantino inesatto perchè si possano fissare megli le concettualizzazioni esposte. Chiedo scusa.

Alberghi, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, e negozi dipendono fortemente dal flusso turistico estivo. la mancanza di trasparenza porta a favoritismi e corruzione, con concessioni e permessi rilasciati a chi ha maggiori connessioni politiche e non piuttosto che a chi offre i migliori servizi o semplicemente vorrebbe partecipare. La speculazione edilizia può essere prevalente, con interessi a mantenere regolamenti edilizi flessibili per favorire nuove costruzioni o ristrutturazioni durante la stagione estiva che favoriscono solo certi intorni a danno del territorio e non altri . abbiamo visto in questi anni chi si è arricchito a danno del territorio. Voi amministratori locali siete stati sempre tentati a mantenere un sistema opaco per garantire la propria rielezione, favorendo amici e sostenitori ,la politica locale è dominata da partiti o sopratutto gruppi di interesse che sfruttano la stagione turistica per finanziare le proprie attività e mantenerne il controllo.

I residenti permanenti possono avere interessi contrastanti rispetto ai turisti. Desiderano servizi migliori e una maggiore trasparenza per migliorare la qualità della vita tutto l'anno. Siamo schizofrenici, cambia lo scenario e di conseguenza cambiano le stesse persone e non mi riferisco agli ospiti o turisti, ma ai residenti che sperimentano due realtà agli antipodi, in opposizione tra loro entrambe oniriche , nel senso a tempo determinato : quella estiva euforica, mondana, esteriore e quella invernale ritirata, focalizzata meglio sui nostri simili, isolata socialmente. Se d’estate non vi erano servizi di inverno non vi sono ne servizi ,ne persone. Capite quali distanze e contrasti si creano ? Non possiamo solo pensare al Turismo opera teatrale che va in scena, non per tutti, come ben vedete, arricchisce pochi , gli altri : la comunità intera, quella che non gode di vicinanza al potere e alle trame, subisce e non ottiene alcun beneficio, anzi spesso si sente prevaricata persino dai fatti di cronaca violenta che crescono esponenzialmente nella stagione estiva. E la violenza privata è anche quella che a causa di iniziative scellerate e vergognose della PA si riversa ancora di più amplificando i disagi tipici dello scenario estivo. I paradigmi sono letteralmente desueti, superati, anacronistici, da terzo mondo. Siete agevolati dai turisti che cercano esperienze positive, non sempre le trovano, basta frequentarli e frequentare quei luoghi ove esprimono il loro malessere , le loro recensioni, come i Social mentre sono inconsapevoli delle dinamiche locali di una cattiva gestione che influisce negativamente sulla loro stessa esperienza e, di conseguenza, sulla reputazione della località. E noi questa reputazione l’abbiamo persa, lo sgombero violento dei Colaci, l’ IGECO spa e l’Interdittiva Antimafia, Tommaso Ricchiuto, figlia e marito , i bandi e i disagi in piena stagione, etc. hanno segnato un danno profondo di cui si fa finta di niente. Siamo un Comune mafioso poichè il signore Tommaso Ricchiuto è qui residente ?

Le collusioni o segrete intese delle diverse amministrazioni con il Porto Vecchio, il Porto Turistico, il Lungo Mare, le cooperative locali, le associazioni locali, oggi il Meliso, il bene comune hanno costellato la storia amministrativa di Leuca e riprodotto oggi ancora personaggi staffetta che a quella memoria e storia appartengono e portano questo fardello cosi coniati e riprodotti persino dai padri ex “politici” . Mentre abilmente hanno sempre saputo pavoneggiare quella virtuosa natura di paladini della giustizia, della politica, dell’equità sociale, delle donne, ma non solo, persino dei poveri e oppressi. La pressione turistica estiva mette a rischio l'ambiente locale. Interessi economici a breve termine prevalgono su quelli di lungo termine, con conseguenze negative per la sostenibilità. La mancanza di trasparenza ostacola gli sforzi di conservazione ambientale, con i soliti compromessi sui regolamenti per la protezione delle risorse naturali.

Persino le dinamiche turistiche influiscono negativamente sulla conservazione dell'identità culturale locale. Personalmente ditemi dove si trova ? La trasparenza nell'amministrazione è cruciale per garantire che lo sviluppo turistico rispetti e valorizzi le tradizioni e la cultura locale. Ma non è cosi. Enti come le Proloco sono inermi, inefficaci e godono solo negli interessi di parte : i loro, come è sempre stato, hanno perso la loro sede storica di fatto risultano cancellati, nemmeno visibili, ne propositivi, ne originali, ne creativi producendo ancora oggi l’espressione della sintesi delle loro insufficienze e insufficenti narrative come l 'opuscolo ‘LA SPINA DE RIZZU’ .

La mancanza di trasparenza facilita la corruzione e il favoritismo, danneggiando l'equità e la qualità dei servizi offerti, se ve ne sono. I cittadini hanno perso fiducia nell'amministrazione locale, portando a un azzeramento della partecipazione civica e al disinteresse per il bene comune oltre che al fenomeno dell’astensionismo senza precedenti. Le decisioni prese senza trasparenza possono ignorare gli impatti a lungo termine sull'ambiente e sulla comunità, mettendo a rischio la sostenibilità della località turistica. E infatti ne paghiamo le profonde conseguenze.

Esistono nel Comune di Castrignano del Capo persino attività economiche importanti che hanno smesso di sapere, di interessarsi alle pratiche della Amministrazione, alcune nel loro silenzio, ne sono persino ,da anni, disgustati e nessuno di voi amministratori si è recato per farsi conoscere a riprova che non siete il nuovo o l’innovativo , siete di gran lunga già .ahimè, conosciuti come la prosecuzione coniata di vecchie logiche che usurpano la Casa Municipale e prevaricano su tutti noi; siete divenuti una sorta di esercizio economico ridotto a vendere merci sotto forma di servizi, attenzioni sotto l’ombrello dei favoritismi discrezionali o delle iniziative ben mascherate dallo stesso libro V della Pubblica Amministrazione e lo si evince dalle Vostre stesse illeggibili delibere e determine , rese tali senza nessuna educazione civica se non distribuire la Costituzione Italiana agli ignari studenti.

La varietà di interessi in gioco in una località turistica estiva richiede un'amministrazione trasparente per bilanciare le esigenze economiche, politiche, sociali, ambientali e culturali. Senza trasparenza e con pratiche nepotistiche diffuse e evidenti, è difficile garantire uno sviluppo equo e sostenibile, che valorizzi tanto i residenti quanto i turisti. Si avvicendano personaggi insulsi, insufficenti,senza liguaggio ; è anche il caso di Gianni De Blasi - Consigliere alla Regione Puglia eletto qui da noi niente popodimeno per la Lega, storicamente antimeridionalista, ma a Leuca è socio di alcuni locali discutibili che non sarebbero nati senza quella sua libertà di opera attraverso il denaro e una famiglia facoltosa, accettandone i compromessi .

A Castrignano del Capo la gente è notoriamente abbottonata e omertosa, non partecipa, non protesta, le amministrazioni non si adoperano nella informazione pubblica, la temono, talvolta la censurano, lo ha evidenziato "Il Gallo" , aspettiamo persino le loro inviane decantate promesse sulle teleriprese dei consigli comunali e un ufficio stampa.

Gli assessori in erba credono che sostenere iniziative e eventi , ma anche realizzarli sia un toccasana e porti a questi notorietà e riconoscimenti sociali tesi ahimè ad illudere e diffondere la creazione di una narrativa apparentemente positiva e giustificatrice, in realtà sono parte spinosa di una scacchiera ben definita che la consigliera Isabella Diso Pisani non vede o fa finta di non vedere per un suo meschino tornaconto, ove chi determina le mosse creando e soddisfando gli appetiti per i labili novelli come Lei, non è facilmente individuabile. Le strategie per il cambiamento in tali condizioni mancano ed è un dato cronico. Esiste una Cultura del Silenzio, la tendenza alla riservatezza e all'omertà impedisce il flusso libero di informazioni, rendendo difficile denunciare o semplicemente indicare le irregolarità, le negligenze, le disfunzioni,il malcontento e creare finalmente un dialogo costruttivo. Sembra proprio che qualsiasi medicina è peggiore della malattia stessa. La deriva culturale è aspettare gli altri e far finta di accodarsi finchè conviene, esiste una incapacità alla lotta per un ideale, persino personale, sono le idee e i desideri a muovere gli uomini e le donne.

Le amministrazioni opache che non promuovono la trasparenza e temono l'informazione pubblica alimentano la sfiducia e il disinteresse tra i cittadini. La censura attiva o passiva delle informazioni critiche limita la capacità dei cittadini di formarsi opinioni informate e di partecipare attivamente alla vita pubblica. E queste Amministrazioni locali si attivano persino per censurare le opinioni, per sminuirle, per danneggiare le persone e in alcuni casi estremi di violenza privata, di isolarle, di favorire il pregiudizio diffondendo la calunnia. In questi termini l’astensionismo è una conseguenza e non una colpa da attribuire al cittadino che per essere consapevole e informato deve avere un intorno che non si vuole volutamente. Gli assessori e i politici locali che si concentrano su iniziative e eventi per guadagnare solo notorietà spesso creano una narrativa positiva superficiale, che non affronta i problemi strutturali. Questi eventi e iniziative danno solo o forniscono solo l'illusione di un “progresso” senza portare a cambiamenti reali , nemmeno a migliori consapevolezze delle condizioni di vita dei cittadini che oggi non lo sono più, lasciando inalterate le loro percezioni cosi distorte. Mancano strategie e visioni a lungo termine che possano affrontare i problemi strutturali e culturali della comunità. Mancano i regolamenti o le riforme di quegli esistenti oltre a non esserci leader capaci di ispirare e mobilitare i cittadini per il cambiamento e questo rende difficile l'implementazione di qualsiasi strategia efficace.

Se si realizzano Programmi Educativi non sono mai rivolti alla sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della trasparenza, della partecipazione civica e della responsabilità collettiva. Ed è la stessa cosa l’incapacità di realizzare campagne di informazione per diffondere conoscenze su diritti civici, processi amministrativi e meccanismi di denuncia rivolti al nostro territorio. Si temono ? Chi li teme ? Proprio che non vuole cambiare poiché i propri interessi affondano nel mal costume e nel malaffare. Abbiamo persino un vicesindaco che vanta e viene vantato come competente e profondo conoscitore del diritto, ma risulta insufficiente, omertoso su questioni pubbliche importanti e quando non vuole esporsi si assenta, ma non può certo assentarsi o eludere il suo stesso nome e la sua storia : vicesindaco Valeria Ferraro.

Abbiamo una biblioteca, ma anche questa alimenta ciò che è innocuo, non costruttivo, non critico e tarda a organizzare forum pubblici e incontri comunitari dove i cittadini possano esprimere le loro preoccupazioni e idee in modo sicuro e costruttivo senza distanze fisiche o cattedre interposte o linguaggi della prevaricazione o della differenza discriminante del Voi e del Loro. Per non parlare delle piattaforme digitali per facilitare la comunicazione tra cittadini e amministrazioni, permettendo una partecipazione più ampia e trasparente, ma soprattutto senza censure dimostrando di saper gestire il conflitto, di guardarlo negli occhi senza imbarazzo; ma come potrebbero per il grado di compromissione che nutrono da tempo. Dove sono questi organici strumenti, dov’è la rivoluzione digitale da Voi stessi decantata e sostenuta nei palcoscenici del nichilismo?

Implementare politiche che richiedano alle amministrazioni locali di Castrignano del Capo di rendere pubbliche tutte le decisioni, i bilanci e i progetti in un linguaggio per tutti. Di cui non siano solo a conoscenza quei pupilli che attorniano a stretto contatto, presenza o vanno a braccetto nelle sale e uffici municipali con il potere costituito e certe libertà non di tutti, ma solo degli amici del Sindaco Francesco Petracca che il 29 Luglio nella seduta straordinaria del Consiglio tenterà di giustificare la crisi odierna della Giunta sfuggendo dalle vere cause, oppure Giunta delle delibere incomprensibili costruite ad arte alla portata di pochi.

Non ci vuole molto ad Istituire organismi di monitoraggio persino di traduzione dei codici di cui abusate per non farVi comprendere, monitoraggi indipendenti che possano vigilare sull'operato delle amministrazioni e garantire la trasparenza. Quando dico alla assessora Giulia Chiffi che ha perso tempo...che ha pensato troppo agli eventi ,alle varie innocue iniziative senza valore politico aggiunto, ai viaggi di rappresentanza, ai collegamenti in video con Tajani di Forza Italia parlando del nulla e non ad introdurre nei termini insindacabili, solide, permanenti, durature quelle strategie o iniziative concrete e dirette al miglioramento della nostra difficile realtà, miglioramento focalizzato all’interno della Pubblica Amministrazione , penso alle sue dichiarazioni sulla restituzione degli spazi alla comunità, ma se negli spazio non pone il contenuto di cui sopra rimangono spazi svincolati dai contenuti, dei veri nonluoghi, alle sue iniziative di promozione della lettura, queste le dovrebbe fare la biblioteca. Manca ed è urgente la promozione e la conoscenza delle nostre lacune, bisogna con coraggio farle emergere per sostituire quelle travi che hanno da tempo compromesso molti aspetti di una vacillante struttura comu fu la chiesa di San Giuseppe , il suo crollo e i suoi scandali nascosti dalla assessore Valeria Ferraro, lacune mai affrontate del come dovrebbe essere e non è, come il supporto e le risorse alle iniziative locali che mirano a migliorare la trasparenza e la partecipazione civica locale, affrontando ad uno ad uno in una scala di priorità il cosa cambiare con la consapevolezza che si dovrà affrontare una seria lotta politica. Quello che si è fatto serve ben poco al cambiamento, ma solo ad un suo appannaggio.

Il cambiamento in un contesto di opacità amministrativa e partecipazione civica limitata è complesso e richiede un approccio multiprospettico. Educazione, trasparenza, partecipazione civica e empowerment dei cittadini sono fondamentali per rompere il ciclo di riservatezza e omertà. Solo attraverso uno sforzo concertato e continuo, che coinvolga tutti gli attori, della comunità, ci si può augurare di costruire una società più aperta, giusta e partecipativa.

L'astensionismo dal voto al 50% è un segnale allarmante che riflette una profonda disaffezione e sfiducia nei confronti del sistema politico locale e delle istituzioni locali. Questa situazione è sintomatica di una crisi di rappresentanza e di un malessere diffuso che, se non affrontato, rischia di perpetuare il ciclo di inefficienza e opacità amministrativa. E lo perpetua inesorabilmente. Come si può dar torto ai cittadini se la percezione che hanno delle istituzioni corrotte o inefficaci disincentiva gli stessi cittadini dal partecipare al processo elettorale. Quando i cittadini non si sentono rappresentati dai candidati o dalle politiche proposte, tendono a non votare. Oggi assistiamo solo al voto di coloro che nutrono interessi particolari e si è visto.

Servono regole. Si deve intervenire urgentemente alla mancanza di regolamenti efficaci per contrastare la corruzione, il nepotismo con il quale rientrano serenamente le logiche di sempre e l'inefficienza amministrativa aggrava la situazione, danneggiando ulteriormente la fiducia dei cittadini. L'inerzia nel creare e implementare regolamenti urgenti per affrontare questi problemi , i quali perpetuano le condizioni che alimentano l'astensionismo. La mancanza di governance efficace contribuisce al declino economico e alla scarsa qualità dei servizi pubblici, aggravando le difficoltà della popolazione. Non bastano i milioni di euro, bisogna saperli spendere strategicamente. Implementare regolamenti che richiedano la trasparenza totale delle decisioni e delle spese pubbliche.

Capire il grado di presenza e influenza di personaggi discutibili e sterilizzare il piu possibile questo fenomeno, si è chiuso troppo gli occhi e oggi, lo vedete, ne paghiamo le conseguenze. Introdurre bilanci partecipativi dove i cittadini possono decidere come allocare una parte del bilancio comunale. E’ necessario una comunicazione che non c’è e questo, lo si deve ammettere , è strategia politica necessaria. Richiedere alle amministrazioni di pubblicare rapporti periodici sullo stato di avanzamento dei progetti e sull'uso delle risorse pubbliche. E statistiche sul turismo locale con distribuzione dei questionari o pensate che si possa andare avanti come sempre si è fatto, ovvero senza fare nulla. La domanda sorge spontanea, perché dite di fare politiche quando non è assolutamente vero. La decisione di un assessore di dare le dimissioni e del sindaco di revocare le deleghe ad altri due assessori durante la piena stagione turistica può avere implicazioni significative e diverse cause. La perdita di tre membri dell'amministrazione causerà ritardi e inefficienze nelle operazioni quotidiane, soprattutto in un periodo critico come la stagione turistica. L'assenza di figure chiave può crea un vuoto decisionale, rendendo difficile la gestione delle attività amministrative e turistiche. Le dimissioni e la revoca delle deleghe sono percepite come segno di problemi interni all'amministrazione, minano la fiducia dei cittadini nel governo locale. I cittadini e i turisti potrebbero vedere queste azioni come indicazione di instabilità e disorganizzazione, influenzando negativamente l'immagine della località turistica e non ne avremo certo bisogno. Il sindaco dovrà riorganizzare la giunta comunale, nominando nuovi assessori o ridistribuendo le deleghe tra i membri rimanenti. Questi cambiamenti potrebbero portare a rimpasti politici e a nuove alleanze o scontri all'interno dell'amministrazione comunale. C’è da chiedersi se non è stato fatto ad arte o artefatto.

Vogliamo credere che Gli assessori dimissionari o revocati hanno visioni diverse rispetto a quelle del sindaco o della maggioranza amministrativa, portando a scontri su priorità e strategie, ma anche per equilibri che non si devono minare. Perché ? Cosa si nasconde di inenarrabile ? Conflitti interpersonali o divergenze di carattere tra i membri della giunta possono essere alla base delle dimissioni e delle revoche.

Esistono forse anomale pressioni esterne ? La pressione da parte della cittadinanza o di gruppi di interesse leciti o illeciti potrebbe aver giocato un ruolo nelle decisioni di dimissioni o revoca delle deleghe. O si tratta di Questioni legate a una cattiva gestione di progetti o fondi pubblici che possono portare a crisi di fiducia e decisioni drastiche come dimissioni e revoche. Possibili scandali o accuse anche velate di corruzione potrebbero essere alla base di tali azioni, necessitando una pulizia interna per ristabilire la credibilità dell'amministrazione.

Il sindaco Francesco Petracca dovrebbe agire rapidamente per nominare nuovi assessori competenti, assicurando una transizione fluida e la continuità delle attività amministrative. Ridistribuire le Deleghe: fino alla nomina di nuovi assessori, le deleghe dovrebbero essere redistribuite tra i membri rimanenti della giunta per garantire che tutte le funzioni siano coperte. Figurarsi se si Condurrà una valutazione interna per identificare e affrontare le cause dei conflitti e delle dimissioni, implementando riforme necessarie per migliorare la governance. E’ una agonia che segnerà la vita di questa Amministrazione. Le dimissioni di un assessore e la revoca delle deleghe ad altri due rappresentano una sfida significativa per un'amministrazione comunale, soprattutto in un periodo critico come la stagione turistica. Tuttavia, con una gestione attenta e trasparente, queste crisi possono essere superate, ripristinando la stabilità e la fiducia della comunità. Personalmente non credo sia impossibile, non siamo di fronte a persone che godono politicamente di una certa stima.

Una ulteriore scenografia può essere rappresentata dalla presenza di criminalità o di interessi speculativi che esercitano pressioni su un'amministrazione comunale e questo è una realtà inquietante ma, purtroppo, non rara in alcune località. Questi fenomeni se emergono hanno un impatto profondo sulla governance locale, sulla trasparenza amministrativa e sulla qualità della vita dei cittadini. Funzionari pubblici potrebbero essere corrotti attraverso mazzette o altri benefici per favorire determinati gruppi criminali o interessi speculativi. Non sarebbe una novità. Funzionari pubblici potrebbero essere costretti a favorire interessi specifici sotto minaccia di violenza , ricatto o altre forme di coercizione consapevoli o inconsapevoli. Non sarebbe una novità nella storia del Comune di Castrignano del Capo Manipolazione delle gare d'appalto per favorire imprese legate alla criminalità o a speculatori, a scapito della trasparenza e della competitività. Promozione di progetti di sviluppo urbano o turistico che favoriscono interessi speculativi, spesso a detrimento dell'interesse pubblico e Danneggiamento dell'Economia Locale.

Gli investimenti distorti possono essere indirizzati verso progetti che non rispondono ai reali bisogni della comunità, ma che servono solo interessi speculativi. Progetti speculativi mal gestiti possono portare al degrado urbano e a una qualità della vita inferiore per i residenti.
In sintesi, la presenza di criminalità organizzata o di interessi speculativi che esercitano pressioni sull'amministrazione comunale rappresenta una sfida significativa che richiede un approccio multidimensionale e proattivo. La trasparenza, la partecipazione civica, i controlli rigorosi e la collaborazione con le forze dell'ordine sono elementi chiave per contrastare efficacemente queste minacce e proteggere l'integrità delle istituzioni locali.

La presenza di un consigliere di maggioranza inquisito dalla procura che continua a frequentare il comune solleva numerose questioni di natura etica, legale e politica. La presenza di un consigliere inquisito può minare la percezione dell'integrità e della trasparenza dell'intera amministrazione comunale. Gli altri membri dell'amministrazione possono essere percepiti come complici o indifferenti alle accuse, anche se non lo sono. Quale fiducia possono avere i cittadini ? I cittadini potrebbero sviluppare una percezione di impunità e mancanza di responsabilità tra i loro rappresentanti eletti.

La situazione poi della vicesindaca Valeria Ferraro che, pur vantandosi di conoscere il diritto, non prende posizione o non commenta in merito alla presenza di un consigliere inquisito e condannato, Angelo Pirelli , che essendo un personaggio pubblico dovrebbe dare spiegazioni invece di nascondersi o chiedere protezione a chi dovrebbe prenderne le distanze come il Vicesindaco Valeria Ferraro con il suo studio legale e conflitto di interesse, non mi meraviglierei se avessero tra loro un cuoco e una cucina ,magari interna a Comune, questo solleva ulteriori domande sull'etica e la trasparenza dell'amministrazione comunale.

Le mancate prese di posizione della vicesindaca potrebbe essere interpretata come un tacito consenso o una volontà di proteggere qualcosa o il consigliere inquisito. I cittadini vedono questa inazione come una mancanza di leadership e responsabilità, compromettendo ulteriormente la fiducia dell'amministrazione. Essendo un avvocato, il vicesindaco ha un'ulteriore responsabilità di rispettare e promuovere l'etica legale e la giustizia. La sua inazione è contraria a questi principi. La mancanza di intervento del vicesindaco potrebbe creare frustrazione e divisioni all'interno dell'amministrazione, con alcuni membri che potrebbero sentirsi abbandonati o non supportati nel prendere una posizione etica. Quasi questo e altro su ricordato sufficente e idoneo perchè gli assessori nutrino un malcontento espresso tardivamente e conclusosi con il ritiro delle deleghe da parte del Sindaco. Assessore al Commercio Katya Pizzolante è un caso a se, questa non fu tardiva e anticipò da sola le dimissioni.
Il vicesindaco potrebbe ritenere che la sua inazione sia la migliore strategia politica, evitando di aggravare le tensioni o di creare ulteriori controversie. Potrebbe anche sperare che la questione si risolva da sola senza necessità di un intervento diretto. È possibile che il vicesindaco sia soggetto a pressioni esterne o interne che gli impediscono di parlare apertamente sulla questione.

L'inazione del vicesindaco Valeria Ferraro in una situazione di questo tipo può avere gravi conseguenze per la percezione pubblica e l'efficacia dell'amministrazione comunale. È essenziale che il vicesindaco, in qualità di avvocato e figura di leadership, prenda una posizione chiara e trasparente per affrontare la questione, dimostrando il suo impegno per l'integrità e la giustizia. Questo non solo aiuterebbe a ristabilire la fiducia dei cittadini, ma contribuirebbe anche a rafforzare la coesione e la responsabilità all'interno dell'amministrazione ? Cosa ne pensi ? La situazione in cui un consigliere di maggioranza inquisito continua a frequentare il comune e il vicesindaco avvocato non prende posizione, contribuisce a creare paure latenti nella comunità. La continua presenza di un consigliere inquisito e la mancanza di una presa di posizione chiara da parte dell'amministrazione alimentano la percezione di corruzione e malgoverno. I cittadini potrebbero temere che l'illegalità sia tollerata o addirittura facilitata dai loro rappresentanti. L'apparente inazione delle autorità locali può erodere la fiducia nelle istituzioni pubbliche. I cittadini potrebbero sentirsi disillusi e meno inclini a partecipare alla vita politica, temendo che le loro preoccupazioni non vengano ascoltate o affrontate.

La percezione che le leggi non vengano applicate equamente può generare un senso di ingiustizia e insicurezza. Le persone temono che coloro che infrangono la legge non vengano puniti, mentre i cittadini onesti devono sopportare le conseguenze di un sistema inefficace. In un clima di paura e sfiducia, la tendenza verso l'omertà può crescere. I cittadini potrebbero evitare di denunciare comportamenti illeciti o di esprimere apertamente le loro opinioni, temendo ripercussioni o ritorsioni.La mancanza di trasparenza e la percezione di ingiustizia possono alimentare la polarizzazione sociale. La comunità può dividersi in gruppi che si oppongono reciprocamente, rendendo difficile il dialogo e la cooperazione. Ora vi giustificate ricordando la situazione del paese intero, troppo facile ! Chi è causa del suo mal, pianga se stesso ! Quel che fa male davvero è che piangeranno i cittadini , noi, a cui avete strappato ogni speranza e che impiegheranno diversi anni, se ne avremo, per smaltire la sbornia. Le paure latenti nella comunità hanno un impatto significativo sulla coesione sociale e sulla qualità della governance locale. Affrontare queste paure richiede un impegno concertato per la trasparenza, la giustizia e la partecipazione civica. Solo attraverso un'azione decisiva e responsabile da parte delle autorità locali e il coinvolgimento attivo dei cittadini sarà possibile superare le sfide e costruire una comunità più forte e unita.

Se il prefetto è informato su una situazione critica ma non agisce, ciò può ulteriormente alimentare la sfiducia e il senso di impotenza nella comunità. la mancanza di intervento da parte del prefetto, che rappresenta lo Stato a livello locale, può rafforzare la percezione che le istituzioni siano inefficaci o, peggio, complici delle irregolarità.

L'assenza di azioni concrete può creare un ambiente in cui la criminalità e la corruzione prosperano, sapendo che non ci sono conseguenze immediate o significative, gli Amministratori ne hanno paura e timore, cedono alla vigliaccheria, per loro questo è politica.
Sicuramente è possibile che il prefetto ritenga di non avere prove sufficienti per giustificare un intervento più deciso. Il prefetto potrebbe persino essere soggetto a pressioni politiche che ne limitano l'azione. Questo ancora fa parte delle sfide del futuro ,quelle che evocate sempre: richiedere maggiore trasparenza e azione da parte del prefetto e delle altre istituzioni competenti. Questo può includere petizioni, richieste formali e l'uso dei media per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ma chi lo fa , Francesco Petracca, la Giulia Chiffi o la compromessa Valeria Ferraro che dai palchi intimidisce parlando di diritto e querele rivolgendosi a Santo Papa sindaco uscente, ma è evidente che lei è peggiore ?
Se il prefetto non agisce, può essere necessario coinvolgere livelli superiori di governo, come il Ministero dell'Interno, per garantire che la situazione venga affrontata. Di qui la necessita di creare un organismo interno al Comune, ma anche esterno, capace di migliorare le condizioni e l’espressione della politica locale.

Inoltre abbiamo visto che non esistono testate giornalistiche locali degne di essere veicolo di informazioni adeguate e non estremamente superficiali e spesso inesatte.
L'inazione del prefetto in una situazione critica può avere gravi ripercussioni sulla fiducia della comunità nelle istituzioni e sulla coesione sociale. Tuttavia, attraverso una mobilitazione organizzata e strategica, la comunità può esercitare pressione sulle autorità affinché agiscano e affrontino le problematiche esistenti. La trasparenza, la raccolta di prove e il coinvolgimento di livelli superiori di governo sono passi fondamentali per superare l'inerzia istituzionale e promuovere il cambiamento necessario. Cambiare costa e costa fatica. Chi è davvero disposto, la Giulia Chiffi o la Valeria Ferraro ?
Come sapete le dichiarazione pubbliche del sindaco Francesco Petracca crede di avere ogni possibile ragione oltre che l’impunità e suggerisce di "chiudere un occhio" per tutelare il lavoro. E’ preoccupante sotto molti punti di vista, specialmente quando si parla di questioni di interesse pubblico. Dichiarazioni di questo tipo minano il principio dello stato di diritto. Le leggi sono fatte per essere rispettate, e se le autorità stesse suggeriscono di ignorarle, si crea un precedente pericoloso che può portare all'anarchia e all'erosione della fiducia nelle istituzioni. Ed è quello che accade ogni giorno e prima o poi il rischio diventa l’ illegittimazione delle stesse o la conseguente repressione...

Chiudere un occhio favorisce certi gruppi a discapito di altri, creando disparità e ingiustizie. Questo comportamento porta a una società in cui le leggi non sono applicate uniformemente, danneggiando il tessuto sociale. Come in via Fratelli Cairoli dove si chiude un occhio : una via pedonale oramai degradata da una trattoria “La Calura” e i suoi eccessivi Tavoli sull’asfalto : puzza, sporcizia e un asfalto inidoneo che assorbe i grassi e avvicina i topi. Una strada pedonale con tanto di cartello dove il Sindaco ha voluto chiudere un occhio e mi viene da pensare che si reca li a mangiare a porte chiuse. Questo Sindaco illegittimo non potrebbe nemmeno indire un consiglio in seduta straordinari, qui ci vuole un Commissario Prefettizio come da sempre questo comune ci ha abituato.

Tali atteggiamenti favoriscono la corruzione e l'abuso di potere, poiché lasciano spazio a pratiche illecite senza conseguenze. Questo trasforma le istituzioni in strumenti di interesse privato piuttosto che pubblico. Ignorare certe violazioni può mettere a rischio la sicurezza pubblica. Ad esempio, non far rispettare le normative sulla sicurezza sul lavoro può portare a incidenti e infortuni.
I media possono svolgere un ruolo cruciale nel mettere in luce queste problematiche, ma non lo fanno, tutto appare connivente e convivente.

Le dichiarazioni del sindaco che suggeriscono di ignorare certe violazioni per "tutelare il lavoro" sono sintomatiche di un problema più profondo di legalità e trasparenza. È fondamentale che la comunità reagisca attivamente, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per promuovere la giustizia e l'equità. Solo attraverso un impegno collettivo e strategico si può sperare di creare un ambiente in cui le leggi siano rispettate e le istituzioni funzionino correttamente a beneficio di tutti i cittadini. Ma chi si fa portavoce.
La Giulia Chiffi o la Valeria Ferraro ? E dei 1300 Euro di indennità di assessorato che fai ? Li butti...e allora stiamoci zitti !!! Non ci resta che rassegnarci, tutto è volutamente destinato a destabilizzare ogni desiderio armonico o senso del dovere e dello Stato, si preparano in tal modo i conflitti del Futuro e si dirà che non è colpa Vostra ,ma responsabilità dell’inflazione, del caro vita, della crisi energetica, dei cambiamenti climatici : questo è un paese mal ridotto da agenti interni ed esterni e si ha l’interesse che rimanga tale per quei vantaggi di cui godono o aspirano di godere i Vigliacchi del momento.

Quelli che per comprarsi una macchina nuova senza dare nell’occhio, senza alimentare polemiche se la incendia da solo.